Hassan
Il sogno di una pizzeria napoletana nel sud del Mali.
Una pizzeria napoletana nel sud del Mali, il forno a legna e la bufala autoprodotta. Questo è il progetto di Hassan.
Immersa nel verde di Albugnano, il balcone nel Monferrato, emerge silenziosa Ca’ Mariuccia, un’azienda agricola etica che “genera felicità” e che accoglie a braccia aperte i principi di inclusione sociale. È lì che lavora Hassan, un ragazzo sorridente e pacato di 31 anni proveniente dal Mali.
Adesso, a fianco del suo maestro Patrizio, lavora da aiuto pizzaiolo. Impasta, segue il forno e la cottura delle pizze. Da poco è diventato anche l’addetto alle farinate.
Il percorso di Hassan, tuttavia, non è stato immediato. Alle spalle si ritrova esperienze in più ambiti: dalla carpenteria al lavoro agricolo.
“Non è stato facile trovare un lavoro, sono arrivato in Italia da carpentiere, passando dalla Libia, dove lavoravo”
È arrivato in Italia nel 2011, cercando lavoro nell’ambito in cui era esperto.
“Fare il carpentiere era un grandissimo lavoro, un lavoro faticoso e difficile, ma appagante. Facevamo i tetti delle case in Libia”
Non avendo trovato alcuna possibilità in quell’ambito, Hassan si dedica ad un lavoro stagionale a Saluzzo: la raccolta della frutta. Per lui, tuttavia, non era abbastanza sicuro, non gli forniva la giusta stabilità economica.
Un amico, Patri, un giorno lo mette in contatto con i proprietari di Ca’ Mariuccia, Angela e Andrea. Hassan comincia così il suo tirocinio come “tuttofare”, come dice lui, sorridendo.
“Ho dovuto imparare tantissimo e c’è ancora adesso sempre tanto da imparare e da fare: seguire gli animali, il lavoro nei campi, la cucina e ora anche la pizza”.


Da Ca’ Mariuccia
Ca’ Mariuccia è un agriturismo biologico fondato sui principi della permacultura. Conta 22 ettari tra bosco, viti, coltivazioni orticole, nocciole ed uva. La cascina è autosufficiente e la produzione è quasi completamente utilizzata per l’attività stessa. I quindici dipendenti, per tanto, si occupano un po’ di tutto. Hassan e Amed, un amico e collega, ripetono più volte sorridendo
“Si fa tutto quello che c’è da fare e da fare c’è”
Gli animali sono numerosissimi: capre, oche, alpaca, mucche irlandesi, i maiali Matteo e Mattia, asini, pony, cavalli (in passato da corsa e ora in pensione), gatti, cani e struzzi.
Mentre camminano tra i recinti, Hassan e Amed spiegano le peculiarità di ciascuno: gli alpaca sono particolarmente irascibili e gli struzzi non sono da meno, le capre, invece, hanno sempre voglia di giocare, mentre Andrea, uno degli asini, è un coccolone.
“Sono impegnativi, bisogna seguirli, pulirli e dare loro da mangiare. Però sono bravi e vanno perlopiù d’accordo, e se non vanno d’accordo basta tenerli lontani”.
Ca’ Pizza
In pizzeria, invece, troviamo Patrizio, il mastro pizzaiolo che segue da vicino Hassan e gli insegna la differenza tra una mozzarella e una bufala, come fare in modo che l’impasto sia morbido e come riconoscere una pizza cotta al punto giusto. Hassan lavora in pizzeria tutte le sere e non tituba affatto. Deciso e spedito si alterna tra le farinate e le pizze, muovendosi con decisione dietro il suo maestro.

“Mi piace l’idea di imparare da un paese e poi tornare nel mio e applicare quello che ho imparato, secondo me è una grandissima cosa”

Hassan ha uno sguardo fermo e preciso, una determinazione palpabile e pragmatica. Quando parla del suo progetto, ne parla con estrema consapevolezza e sincerità.
“Il progetto voglio che sia mio, dove faccio e decido io, c’è tanto da fare e so che servono i fondi per realizzarlo ma ci sto lavorando, piano piano sto mettendo da parte dei soldi. Con la mia testa, la mia capacità e la mia forza sono sicuro che ce la farò al cento per cento”
Andrea, il proprietario di Ca’ Mariuccia, lo sta aiutando a fare in modo che gli sforzi e il guadagno ottenuto vadano a buon fine appoggiandolo nella struttura e nell’organizzazione del progetto.
“Andrea mi sta aiutando a capire come funziona un’attività, soprattutto per non buttare via soldi”.
La scelta di Hassan è una scelta non solo d’interesse ma anche di cuore. A casa ci sono sua moglie, sua figlia e suo fratello, ma non solo. Ci sono tutti coloro che cercano una possibilità di lavoro.
“In Africa siamo ancora indietro, voglio fare qualcosa per aiutare le persone a non prendere il rischio di viaggiare in mare, di perdere la vita per niente. Il mio mezzo? La pizza”
Si tratta di un vero e proprio progetto imprenditoriale, con le sue difficoltà e i suoi limiti. Il giovane pizzaiolo, pur riconoscendone le difficoltà, ha in mente di produrre tutti gli ingredienti necessari in Africa, anche la mozzarella.